La storia di come da una lastra di ottone di 0,8 mm di spessore arrivo a creare un anello, ma non uno qualsiasi, il mio  preferito. Ho scelto questo gioiello per mostrarti tutte le fasi della lavorazione e farti capire quanto lavoro ci sia dietro ad ogni pezzo. 

Tutto ovviamente inizia con l'idea, di solito per cercare ispirazione navigo su Pinterest (ho un account anche lì e se mi cerchi troverai tutte le idee che ho salvato). Questo disegno, di cui mi sono subito innamorata, non è altro che la traccia per un ricamo.

La mia idea era quella di creare un anello molto importante che vestisse due dita, per questo ho rielaborato al computer il disegno fino ad ottenere la sagoma delle dimensioni e proporzioni giuste (in larghezza misura 5,5 cm).

Successivamente ho incollato la stampa del disegno sulla lastra di metallo e con il seghetto l'ho ritagliata a mano. Solo questa fase della lavorazione è durata quasi un'ora!

Volevo impreziosire l'anello con una pietra e per questo ho creato un castone che la potesse accogliere. Ho tagliato da un tubetto di ottone già pronto del giusto diametro una "fettina" di pochi mm. 

Con un meticoloso lavoro di seghetto e lima triangolare ho rifinito il bordo del castone con un motivo a coroncina. Per la serie le cose semplici non ci piacciono mai!

Con dei microscopici paglioni di saldante per argento posti all'interno del castone ho saldato quest'ultimo alla base dell'anello. Per le saldature utilizzo una torcia a butano che scalda il metallo fino alla temperatura di circa 700°.

Adesso che la parte superiore è pronta, si passa a realizzare l'anello vero e proprio tagliando a misura del filo di ottone di diametro 2 mm, piegandolo e limando la parte che andrà unita all'anello in maniera che la superficie di contatto sia piatta e combaci il più possibile. 

Anche in questo caso si pone del saldante "tra" i due pezzi, si scalda con la torcia fino a che il saldante fondendosi unisce le parti. 

Ora che tutti gli elementi di metallo sono stati creati e uniti vanno puliti e lucidati dai residui di ossidazione delle saldature. Questa parte del lavoro è di grande soddisfazione, anche se molto lunga e noiosa, perché la superficie da nera ritorna ad essere lucente e dorata.  

Dopo svariate ore di lavoro finalmente non resta che collocare la pietra di granato (9mm) nella sua sede e fissarla con una colla speciale bicomponentica. Il lavoro è finito e l'orgoglio per aver pensato e realizzato questo gioiello è smisurato. 

Perchè ho scelto di utilizzare l'ottone per quasi tutte le mie creazioni?

Innanzi tutto per il suo colore dorato che richiama quello dell'oro, pur essendo infinitamente più economico. Grazie all'uso delle tecniche orafe che ho appreso nei miei studi presso la Scuola Orafa Ambrosiana riesco a realizzare qualsiasi modello impreziosendolo anche con pietre e smalti, e, fattore da non sottovalutare, mantenendo un costo finale accessibile a tutti. 

Ho scelto di chiamare le mie creazioni gioielli e non bijoux anche se sono in metallo non prezioso: a differenza dalla produzione di massa della grande distribuzione ogni mio pezzo è prodotto a mano con cura artigianale utilizzando precise tecniche orafe, ottenendo un prodotto che ha la qualità di un gioiello, ma al costo di un bijoux.

In secondo luogo l'ottone essendo una lega di zinco e rame è privo di nichel e piombo, quindi perfetto per le persone allergiche. 

Rispetto al rame ha il duplice vantaggio di essere più duro e resistente, quindi adatto per realizzare anche gioielli che devono "mantenere la forma" come anelli e bracciali. Il rame, e ancor di più l'alluminio (di cui puoi vedere alcuni esemplari sotto, sono decisamente troppo morbidi per questo scopo, hanno invece il vantaggio di essere estremamente leggeri e quindi prefetti per orecchini di grandi dimensioni o a più elementi. 

Da ultimo l'ottone si ossida, ma non troppo velocemente: l’ossidazione è un processo naturale del metallo che con il tempo tende a scurirsi. Per farlo tornare lucente basta la semplice applicazione di un prodotto specifico per metalli che si trova in qualsiasi supermercato. 

Ecco qualche esempio di gioiello in alluminio e rame.

Se qualche pezzo ti ha incuriosito o hai qualche altra curiosità da approfondire

Ti riporto qui alcune delle recensioni che ho ricevuto sul mio profilo LinkedIn, per consultarle tutte ti invito a visitarlo.