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Se ti dicessi “Tecnica della cera persa“ sapresti esattamente di cosa sto parlando? No? Allora te lo spiego in due parole:
La tecnica della cera persa è un’antica arte utilizzata in oreficeria per creare gioielli unici e dettagliati. Tutto inizia con un prototipo realizzato a mano in cera, che permette di definire la forma e i dettagli del gioiello.
Una volta completato, il modello in cera viene rivestito con un materiale refrattario, come il gesso, che, una volta indurito, crea uno stampo resistente. Durante il processo, lo stampo di gesso viene scaldato e la cera si scioglie e si “perde”, lasciando uno spazio vuoto all’interno dello stampo.
In questo vuoto si versa il metallo fuso, che una volta raffreddato e solidificato, dà vita al gioiello. Ogni pezzo viene poi rifinito a mano con infinita pazienza, rendendolo unico e speciale.
Grazie a questa tecnica, posso trasformare le mie idee in gioielli tridimensionali ricchi di dettagli e originalità!
Ora vediamo per esempio come ho realizzato l'anello Petra.
Inizio a tagliare con il seghetto una "fetta" di cera dello spessore giusto per realizzare l'anello che ho pensato.
Pulisco con la lima e la carta smeriglio entrambe le facce perché poi sopra dovrò tracciare le linee per sagomare l'anello.
Passaggio fondamentale: allargo il foro centrale della misura giusta per il mio dito! Per questo utilizzo un mandrino tarato che ha una lama per temperare.
Poi assottiglio la parte che sarà tra le dita così che l'anello sia portabile e non troppo ingombrante.
Segno con un pennarello come dovrà essere l'aspetto finale.
Inizio ad eliminare con la lima tutte le parti in eccesso, prima sui fianchi, poi sulle due facce.
Per ottenere precisione e simmetria ho tracciato numerose linee di riferimento.
Con grandissima pazienza e un lavoro certosino di lima e carta smeriglio sono arrivata a definire l'aspetto finale dell'anello.
Si potrebbe pensare di aver finito... Invece no! Perché l'anello sia indossabile comodamente va eliminata tutta la cera non necessaria, infatti 1 g. di cera equivale a circa 10 g. di metallo. Se lo lasciassi così, una volta fuso in bronzo sarebbe pesantissimo!
Grazie all'uso di frese a sfera di diverse misure, con estrema cautela, ho svuotato tutta la "testa" dell'anello. Adesso si che il prototipo è pronto. per la fusione che avverrà in un laboratorio specializzato.
Ecco come mi viene restituito. Dopo aver eliminato il canale di fusione parte una lunghissima procedura di pulizia e lucidatura.
A seconda del gusto personale la finitura della superficie può essere più o meno lucida.
Questo è il. mio anello Petra finito!
Per dargli un nome mi sono ispirata alle maestose pietre scavate del sito archeologico visto in un recente viaggio in Giordania. Il colore caldo del bronzo rosso e le forme smussate richiamano le superfici delle rocce levigate dal tempo, evocando l'essenza antica e affascinante del deserto. Un pezzo unico, disponibile solo su prenotazione, per chi desidera indossare un gioiello dal carattere senza tempo.
Quello che in queste immagini appare molto semplice e veloce ha richiesto in realtà 6 mattine di lezione per ottenere il prototipo di cera e poi alcune ore di rifinitura in laboratorio. Niente di fatto in serie da una macchina! Solo io e un pezzetto di cera che con un lima e poco più diventa ornamento per tutta la vita.
Di seguito ti mostro qualche altro gioiello ottenuto con la tecnica della cera persa: